Il Dubbio Virtù e Vizio
Poster Opera Colori - Web

dichiarazione dell'Artista

Percepisco un mondo sempre più artificiale, più arrogante, più subdolo.

Sento di vivere in un epoca dove è più semplice mentire, mascherarsi, nascondersi.

Avverto la fatica di porsi qualunque domanda, piccola o grande, di valore, sostituita dalla facilità e banalità di dubitare di certezze assolute e

rilevo la sconcertante superficialità di credere a qualunque falsità, senza opporgli la minima coscienza critica.

Barattando con pavidità le proprie frustrazioni e paure con libertà e giustizia negata.

“Siamo le domande che ci facciamo,
e quelle che non ci facciamo”

Riesci a capirlo?

Poster Opera Colori - Web

dichiarazione dell'Artista

Percepisco un mondo sempre più artificiale, più arrogante, più subdolo.

Sento di vivere in un epoca dove è più semplice mentire, mascherarsi, nascondersi.

Avverto la fatica di porsi qualunque domanda, piccola o grande, di valore, sostituita dalla facilità e banalità di dubitare di certezze assolute e

rilevo la sconcertante superficialità di credere a qualunque falsità, senza opporgli la minima coscienza critica.

Barattando con pavidità le proprie frustrazioni e paure con libertà e giustizia negata.

“Siamo le domande che ci facciamo,
e quelle che non ci facciamo”

Riesci a capirlo?

Leggendo l'opera
"il Dubbio"

A me l’onore di avvicinarci alla celebrazione di questa opera d’arte originale , simbolica e creativa, intitolata “DUBBIO”.
La curiosità mi ha portato innanzitutto a scoprire che prima del Medioevo non esisteva alcun simbolo riconducibile al punto interrogativo di oggi.
Anche se già i Greci per esprimere l’intonazione interrogativa contrassegnavano le domande con un punto e virgola alla fine della frase, consuetudine che però sparì nel corso dei secoli.

Dobbiamo arrivare all’epoca Medievale con l’avvento degli Amanuensi che durante le loro trascrizioni dei manoscritti, utilizzarono l’abbreviazione della parola Quaestio (che significa proprio domanda in latino) e utilizzando inizialmente una “Qo” per riconoscere una domanda, e via via stilizzando queste due letterine e appoggiando la “o” sotto alla Q, via via resa più sinuosa , fino al simbolo accettato e assimilato dalla moderna scrittura.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (7)
Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (7)

Leggendo l'opera
"il Dubbio"

A me l’onore di avvicinarci alla celebrazione di questa opera d’arte originale , simbolica e creativa, intitolata “DUBBIO”.
La curiosità mi ha portato innanzitutto a scoprire che prima del Medioevo non esisteva alcun simbolo riconducibile al punto interrogativo di oggi.
Anche se già i Greci per esprimere l’intonazione interrogativa contrassegnavano le domande con un punto e virgola alla fine della frase, consuetudine che però sparì nel corso dei secoli.

Dobbiamo arrivare all’epoca Medievale con l’avvento degli Amanuensi che durante le loro trascrizioni dei manoscritti, utilizzarono l’abbreviazione della parola Quaestio (che significa proprio domanda in latino) e utilizzando inizialmente una “Qo” per riconoscere una domanda, e via via stilizzando queste due letterine e appoggiando la “o” sotto alla Q, via via resa più sinuosa , fino al simbolo accettato e assimilato dalla moderna scrittura.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (9)

L’artista Andra Burana, ha voluto dare a questo simbolo, al di là della curiosità e della bellezza della forma, una connotazione di contestazione per
denunciare un mondo sempre più artificiale, arrogante e subdolo e nel contempo finto, mascherato, dove il porsi delle domande di valore sia
stato completamente abbandonato e sostituito dalla continua diffidenza verso qualsiasi certezza (la terra è piatta!?), oppure dalla trascuratezza di approfondire per pigrizia e negligenza ogni teorema, facendosi abbindolare da qualsiasi editto, senza opporgli la benché minima coscienza critica.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (9)

L’artista Andra Burana, ha voluto dare a questo simbolo, al di là della curiosità e della bellezza della forma, una connotazione di contestazione per
denunciare un mondo sempre più artificiale, arrogante e subdolo e nel contempo finto, mascherato, dove il porsi delle domande di valore sia
stato completamente abbandonato e sostituito dalla continua diffidenza verso qualsiasi certezza (la terra è piatta!?), oppure dalla trascuratezza di approfondire per pigrizia e negligenza ogni teorema, facendosi abbindolare da qualsiasi editto, senza opporgli la benché minima coscienza critica.

Insomma un mondo oggettivamente sempre piu’ distratto, soggiogabile e drogato.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (8)
Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (8)

Insomma un mondo oggettivamente sempre piu’ distratto, soggiogabile e drogato.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (10)

È tristemente evidente che i ricorsi storici fanno parte del genere umano e che poco ad esempio, riusciamo a tenerci come tesoro le conquiste del pensiero di ammettere la propria ignoranza perché solo così possiamo sviluppare una profonda curiosità per la conoscenza.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (10)

È tristemente evidente che i ricorsi storici fanno parte del genere umano e che poco ad esempio, riusciamo a tenerci come tesoro le conquiste del pensiero di ammettere la propria ignoranza perché solo così possiamo sviluppare una profonda curiosità per la conoscenza.

Accettare l’incertezza umana e usarne la ragione per risvegliare il pensiero e mettere in moto ogni riflessione per il sapere

Andrea Burana aggiunge a questo lato di incertezza, la capacità di farsi delle domande che abbiano valore per darsi evidentemente delle risposte, in tutti gli ambiti sia tecnici che sociali o emotivi, nel lavoro, nella società e nella famiglia e perché no nella propria individualità, nell’essenza del proprio essere.

Ecco perché proclama che “siamo le domande che ci facciamo e che non ci facciamo”, perché porsi dei quesiti diventa fondamentale per stimolare in chiunque intuizioni e motivazioni al cambiamento evolutivo e per valorizzare la comunicazione tra esseri viventi che desiderano confrontarsi per ascoltare, confrontarsi e crescere.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (1)
Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (1)

Accettare l’incertezza umana e usarne la ragione per risvegliare il pensiero e mettere in moto ogni riflessione per il sapere

Andrea Burana aggiunge a questo lato di incertezza, la capacità di farsi delle domande che abbiano valore per darsi evidentemente delle risposte, in tutti gli ambiti sia tecnici che sociali o emotivi, nel lavoro, nella società e nella famiglia e perché no nella propria individualità, nell’essenza del proprio essere.

Ecco perché proclama che “siamo le domande che ci facciamo e che non ci facciamo”, perché porsi dei quesiti diventa fondamentale per stimolare in chiunque intuizioni e motivazioni al cambiamento evolutivo e per valorizzare la comunicazione tra esseri viventi che desiderano confrontarsi per ascoltare, confrontarsi e crescere.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (12)

Cosi come fondamentale capire che dubitare dell’indubitabile è un ulteriore dimostrazione del pericoloso declino intellettuale che stiamo percorrendo.

Quindi un inno alla provocazione, perché possiamo essere quello che ambiamo a diventare, ponendoci costantemente delle domande di valore, non per ambire all’indubitabilità assoluta, ma per trovare le ragioni della nostra vita, evolvendo e comunicando continuamente oppure possiamo passivamente scegliere di diventare quelli che soccombono a frustrazioni e paure, barattando la nostra libertà.

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (12)

Cosi come fondamentale capire che dubitare dell’indubitabile è un ulteriore dimostrazione del pericoloso declino intellettuale che stiamo percorrendo.

Quindi un inno alla provocazione, perché possiamo essere quello che ambiamo a diventare, ponendoci costantemente delle domande di valore, non per ambire all’indubitabilità assoluta, ma per trovare le ragioni della nostra vita, evolvendo e comunicando continuamente oppure possiamo passivamente scegliere di diventare quelli che soccombono a frustrazioni e paure, barattando la nostra libertà.

E non solo la nostra.

Insomma, terribile o meravigliosa dicotomia dell’essere!

“Siamo le domande che ci facciamo,
e quelle che non ci facciamo”

Ma tu ci hai mai pensato?

Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (2)
Fotoritocco Milano - Andrea Burana - Web (2)

E non solo la nostra.

Insomma, terribile o meravigliosa dicotomia dell’essere!

“Siamo le domande che ci facciamo,
e quelle che non ci facciamo”

Ma tu ci hai mai pensato?

AndreaBurana-OroVenezianoBN (3)